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Due sono le Venezie raccontate attraverso Tagadà La7 nella puntata di oggi 3 dicembre 2015.
La prima è quella dei gioielli di famiglia in vendita per rimpinguare le casse comunali, dai quadri di Klimt e Chagall di Cà Pesaro, i Musei Civici di Venezia agli edifici pubblici..siamo andati a scoprire assieme ad Italia Nostra come sta vivendo questa situazione Venezia e i veneziani che sono sempre meno…c’è persino una “conta veneziani” in una farmacia…
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Quindi c’è la Venezia dell’Università Cà Foscari che ieri è stata teatro di un convegno dedicato all’intelligence ovviamente legata al tema del terrorismo..una lezione del Dis il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (DIS) e di alcuni professori dell’ateneo veneziano con la presenza del sottosegretario di Stato Marco Minniti Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica.. una bella occasione per capire bene anche la stessa storia dell’Isis, i nuovi strumenti tecnologici che usano anche i terroristi, i social network ma anche la playstation…
Devo dire che un plauso lo faccio a Marco Minniti per la capacità di parlare, di spiegare con semplicità e intelligenza l’argomento..devo dire che non ho mai staccato l’attenzione …e non è da tutti…e soprattutto ho finalmente capito molte cose sullo stato islamico…sulla sua nascita…sulla strategia del terrore…
nello stesso tempo ho capito che i terroristi dal punto di vista tecnologico sono vulnerabili tanto quanto lo siamo noi…perchè il computer, l’intelligenza artificiale può sempre sbagliare…e me lo ha confermato anche un informatico dell’ateneo veneziano …e la differenza sapete dove sta? nell’uomo…nelle sue capacità…anche di negoziare, di ricostruire, di rispondere con la cultura e la democrazia, magari accanto ad un intervento militare purtroppo…