Puntata 2 di Donne Kontro.
Questa volta vi racconto la storia di una mamma cinquantenne padovana che ha scelto di raccontarsi anche per utilizzare l’intervista in futuro per spiegare al proprio bambino oggi di 10 anni il perché di una famiglia composta da sole due persone, mamma e figlio.
Nel farsi intervistare mi ha chiesto di non far riconoscere il suo volto, “non tanto per me ma per le male lingue e per mio figlio ..che non sia preso in giro poi”…io la mia scelta l’ho fatta – mi ha detto – e sono stata sostenuta dalla mia famiglia e dagli amici più cari…
Sua la scelta di recarsi in Spagna per ricorrere all’inseminazione artificiale di un donatore arrivata ormai ad un’età in cui faticava ad aspettare di trovare l’uomo giusto per diventare madre…
ancor di più se alla spalle la mamma padovana aveva già un rapporto di convivenza finito tra l’altro anche dopo almeno 4 aborti spontanei che hanno fatto soffrire e non poco la mia intervistata.
“Chiuso il mio rapporto – dice la mamma – io avevo come grande desiderio quello di fare la mamma…ma il partner non c’era e allora ho deciso di fare questa scelta, che può essere considerata egoistica…eppure per me è solo una scelta.”
Non si sente famiglia diversa la nostra mamma perchè famiglia è un nucleo d’amore comunque sia composta…e poi lei e suo figlio sono parte di una famiglia “allargata” nel senso che sono sempre stati vicini a loro nonni, cugini e zii….ed è questa per il figlio la sua famiglia tanto che non ha mai chiesto perchè non esiste un papà…
ora in vicinanza di preadolescenza sarà utile spiegare anche tecnicamente perchè non esiste un papà ma appunto magari sarà utile l’intervista realizzata a cui dovrà seguire una spiegazione di cuore e di mamma…
In questa mamma molta forza…anche in questo caso di donna kontro, anche in questo caso frutto di tanta sofferenza prima , tra aborti e chiusura di un rapporto d’amore, la scelta difficile di fare tutto da sola…non solo nel momento del concepimento ma soprattutto dopo…nella vita di tutti i giorni…
“devi sapere che sarai sempre da sola, non bisogna farsi illusioni”..questa una delle frasi che mi ha più colpito…e a cui è seguita la mia domanda..ma se trovassi questo uomo con cui condividere la vita dovresti condividere anche questa scelta unica e particolare..e la risposta è stata semplice…certo …dovrà condividerla e accettarla anche questa persona…
tanto amore e affetto per il figlio, tanta normalità in questa donna…tanto quanto quella di una donna separata con figlio, la classica famiglia monogenitoriale, la small family come si chiama adesso…e davvero la differenza è poca se non nell’inizio…nella vita di tutti i giorni la stessa cosa…così come la difficoltà di spiegare una separazione ad un bambino…
certo la scelta è più drastica e forse più criticabile…ma una donna separata non si è mai sentita additata dagli altri, non si è mai sentita diversa?