Giulio Regeni un’altra vittima del Nordest che amava il mondo e la giustizia

E’ di corsa che sono partita per Fiumicello in provincia di Udine. Avevo visto quel tweet ieri sera sul ritrovamento del cadavere di Giulio Regeni, lo studente di Cambridge originario di Udine che stava studiando arabo e le politiche economiche egiziane al Cairo. Immaginavo la mia dipartita per il Friuli per il paese di questo povero ragazzo che tutti speravano di ritrovare, di abbracciare. Lui che da quando aveva 17 anni se ne era andato dall’Italia per studiare prima in new mexico poi in Inghilterra…studente brillante che amava ritornare nel suo paese e confrontarsi anche con il parroco sulle differenze delle religioni che poi alla fine partono tutte dalla stessa base …racconta il parroco di Fiumicello tenendo a stendo le lacrime…ieri sera avevano fatto partire una fiaccolata in paese per continuare a nutrire la speranza del ritrovamento di Giulio…ma le candele sono state presto spente alla notizia in arrivo dal Cairo dove già si trovavano i genitori del ragazzo per le ricerche del figlio..

una veglia era stata organizzata qualche giorno prima dagli stessi giovani che da Giulio avevano molto da imparare, lui che è stato il terzo sindaco dei ragazzi, che amava confrontarsi e metterci la testa ovunque dove ci fossero ragazzi, associazioni…

lui che era un bravo ragazzo, che amava studiare, che si era fatto amici ovunque, anche nel paese africano dove ha trovato la morte..

lui che forse ha trovato un balordo dice uno, o forse è incappato in qualcosa più grande di lui…qualcuno parla di coinvolgimento del governo egiziano, della stessa polizia…anche se giulio non si era immischiato nella politica, la sua morte non centra con i festeggiamenti per la liberazione della dittatura di quel 25 gennaio scorso quando si sono perse le tracce del ricercatore italiano…

un paese attonito, sgomento, di poche anime…e quelle poche non si capacitano di quella morte, di quella violenza perpetrata ai danni di giulio e si chiedono il perchè assieme al resto d’italia…ci si sente impotenti, spaesati…i genitori dei più giovani si chiedono se è ancora sicuro lasciare andare i propri figli a studiare all’estero…

eppure non possiamo darci per vinti dice il sindaco del paese..le nostre menti illuminate non devono fermarsi nè essere spente,…devono continuare ad illuminare il mondo…

troppo vicino il ricordo di Valeria Solesin morta il 13 novembre scorso nella tragedia del Bataclan a Parigi..lei veneziana, lui udinese, entrambi studenti di alto grado, appassionati del loro lavoro, amanti della giustizia e dei diritti umani,..gli stessi che li hanno portati in un altro mondo…che speriamo almeno quello sia davvero giusto.

Pace all’anima loro e vicinanza alle famiglie che ora dovranno convivere con quel vuoto, con quel dolore, con quel perchè…che se fa stare male tutti noi immaginiamo cosa significhi per loro…

Che Qualcuno più in alto di noi possa aiutarli, magari la stessa Valeria e Giulio…

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