Era il 2010 e il giorno del mio compleanno feci un incidente stradale in moto…con due giorni di ricovero all’osoedale di Chioggia e un’estate in carrozzina, stampelle e fili di ferro sul mio piede sinistro…e soprattutto 30 sedute di camera iperbarica per salvare un dito che mi era stato spezzato e distrutto dall’urto in moto…
Un’esperienza unica…decisamente poco piacevole soprattutto per l’umore già basso, per lo stato di malessere, per quel tunnel in cui stare per ore assieme a tante persone male…
Ricordo della mia claustrofobia, della mia paura, dei pianti perchè ero stanca di tutte quelle terapia…che però mi stavano salvando il piede…e così è stato anche se il mio piede non è mai ritornato come prima…ma si è salvato, non è morto…
Un’esperienza che ho cercato di dimenticare perchè legata a quel brutto periodo e a quella brutta estate…
un’esperienza che è ritornata, guarda un po’ per destino, il mese scorso quando mi hanno chiesto di lavorare come ufficio stampa e come moderatrice per l’inaugurazione della nuova camera iperbarica di Padova…
eccomi ritornata lì…questa volta da sana…per lavoro…che ricordi mamma mia….per fortuna questa volta c’erano sorrisi e gioia nel veder inaugurata una struttura di questo genere, realizzata interamente da un privato…una onlus pronta già a guardare a nuovi traguardi…
un po’ di rassegna stampa :
