Aborti difficili in Italia per l’Europa..lo avevo anticipato!

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Scopro di essermi dimenticata di pubblicare uno dei servizi a cui tengo di più..quello sugli aborti difficili in Veneto e a Padova. E lo scopro il giorno in cui il Consiglio d’Europa accoglie un ricorso della Cgil secondo il quale l’Italia discriminerebbe i medici non obiettori di coscienza…quelli che praticano l’aborto . La Repubblica Europa contro italia per obiezione di coscienza

Allora eravamo partiti da alcuni casi padovani..e dalla denuncia della Cgil..andando a sentire anche questa mamma quarantenne con già due figli e uno arrivato per sbaglio..con una situazione economica e familiare difficile che non le avrebbe consentito di portare a termine e soprattutto gestire un terzo bambino…e suo malgrado con una sofferenza indicibile ha scelto di abortire…

peccato che allora, con la morte nel cuore, non abbia trovato medici disponibili, sale operatorie aperte, non solo nell’ospedale più vicino, quello di Padova ma in tutti quelli del circondario, che ha dovuto chiamare da sola, visto che gli ospedali non ti forniscono l’elenco dei nosocomi a disposizione…

una sofferenza nella sofferenza..anche perchè in quel caso c’erano pure i tempi a mettere fretta..non dovendo superare i 90 giorni per legge…

e così questa mamma si è voluta raccontare, ha voluto raccontare il suo calvario finito solo con la solita raccomandazione da parte del suo ginecologo che ha alzato la cornetta del telefono per smuovere qualcosa…

E, raccontando la vicenda e studiando il problema parliamo della legge 194 che tutela la donna e il nascituro, lascia libertà di scelta al medico ma deve garantire anche il diritto all’aborto per la donna… una serie di diritti che vanno uno contro l’altro…

scopriamo poi che ci sono ospedali e ospedali, isole di obiezione e isole in cui esiste l’obiettore ma anche il nno obiettore..

scopriamo poi quanti passaggi ci sono prima di arrivare a praticare l’interruzione di gravidanza..dal medico di base al distretto…alla psicologa..proprio per evitare l’aborto, per salvare una vita…

scopriamo infine che per molte straniere l’aborto è una cosa normale…una sorta di anti concezionale …perchè soprattutto nell’est europa vale questo…e che quindi il nostro sistema sanitario si sta attrezzando con una campagna informativa ed educativa nei confronti di queste donne..

e pensare poi che non sono tanto le ragazzine ad abortire..ma le donne in età matura…come la mamma che abbiamo intervistato…e italiane…

altro segno dei tempi, forse anche della crisi…

peccato che una sofferenza del genere, che non auguro a nessuno e che credo sia una scelta personale unica e da non commentare e giudicare non possa essere poi ostacolata in vari modi…

benissimo la libertà di ognuno…ma che non vada a limitare la libertà di un altro…

e forse l’europa in questo ci sta lanciando un segnale importante…

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