Fiamme Oro, Admo, Yeman e storie di vita, integrazione, razzismo

https://www.youtube.com/watch?v=A-Ct01Vaa-w

Un ragazzo poco più che ventenne arrivato in Italia a 5 anni grazie all’amore di una coppia di milanesi che sono andati in Etiopia per adottare lui e suo fratello….ma che poi si sono accorti che di fratelli ce ne erano altri…e così negli anni sono andati a prendere anche gli altri 7 fratelli rimasti in Etiopia per farne un’unica famiglia..ma non nella capitale del business italiano dove sarebbero stati stretti…in Trentino in un paesino tra le montagne dove è cresciuta la famiglia Crippa… unnamed (1) unnamed e per non bastare sono stati “innestati” anche tre amici d’infanzia con problemi psichici…gli zii per i ragazzi… E’ questa solo la cornice di una storia davvero unica che ha riassunto e documentato il regista Matteo Valsecchi in un cortrometraggio che ho avuto la fortuna di presentare in due località diverse in altrettante occasioni.. sotto l’egida delle Fiamme Oro Polizia di Stato visto che uno dei due fratelli protagonisti è un atleta di questo rinomato gruppo sportivo _DSC3618 _DSC3590 Il film si intitola “Yema e Neka” ed è stato presentato nell’Altopiano di Asiago martedì 2 agosto davanti a tanti ragazzi che stavano partecipando ad un campo sportivo di atletica organizzato proprio dalle Fiamme Oro di padova. E Yeman ne era un testimonial. Un’occasione per parlare di sport, legalità, razzismo, di gioventù, di adozione, di famiglia… perchè Yeman ha alle spalle una scelta di vita e di famiglia unica nel suo genere…proseguita anche con la dipartita di sua mamma stanca di vivere sui monti e provata dalla sua stessa scelta, che ha dunque preferito andarsene e lasciare tutto sulle spalle del padre, figura fortissima che ha saputo riorganizzare tutto, anche la sua vita privata. _DSC3499 _DSC3538 (1) Yeman ha 20 anni una vita davanti e il sogno della prossima Olimpiade, parla con molta naturalezza anche davanti ai compagni della sua strana vita, della sua passione per la corsa, del fatto che è pure un poliziotto e che forse dopo la carriera sportiva imbraccerà questa professione. E la platea ha gustato questo scorcio di vita e di passione, è intervenuta con la voglia di parlare della loro esperienza adottiva, delle difficoltà legate all’integrazione nelle piccole cose, del diverso, con tanta voglia di confrontarsi… _DSC3509 _DSC3586 _DSC3544]]>

Altri
articoli