Venezia tra integrazione, turismo, decoro e terrorismo?

  Venezia è una città diversa, dalle mille facce, dai mille volti, dai mille odori. Una città unica nel suo genere, nella quale però forse non riuscirei a vivere. Prima di tutti per i tempi, più lunghi di qualsiasi altra città ma anche per la confusione che c’è ogni giorno, in estate soprattutto. Era infatti da tanto che non andavo a Venezia in agosto…e ho visto il mondo, nel senso di razze, colori, persone, modi, vestiario, veli e burqua. Sono andata lì per capire cosa è successo nella rettoria ossia la piccola chiesa non parrocchiale di San Zulian a pochi metri da San Marco…perchè dal parroco è partita una denuncia contro ignoti per atti sacrileghi di fronte al cristo che accoglie all’ingresso della chiesa, a dimensione umana e vicina ai fedeli anche fisicamente parlando…che lo possono toccare, possono pregargli accanto…da parte forse di  musulmani, donne e uomini, che non sono avrebbero deriso e fatto gesti poco consoni di fronte al crocefisso con tanto di selfie e video da condividere poi con gli amici, ma che avrebbero anche sputato la particola presa quasi per curiosità durante la comunione. Particola che gli era stata già data in piccoli pezzi dal parroco che aveva capito la situazione. Una volta sputata la particola queste persone avrebbero cominciato a ridere di questo gesto provocando lo sdegno dei fedeli presenti che hanno reagito…tanto che è toccato al custode riportare gli animi in pace… per fortuna c’erano le telecamere ad uso interno attivate che ora mostreranno agli inquirenti l’accaduto.. il parroco intanto don Massimiliano D’Antiga ha paura perchè non è la prima volta che in quella chiesa così vicina a San Marco e meno controllata e con il Cristo a disposizione immediata dei fedeli capitano cose del genere…e vista la situazione che stiamo vivendo non è bene…o almeno meglio stare un po’ attenti… Eppure la chiesa veneziana prende una posizione molto più cauta rispetto al suo sacerdote e parla di fatti sempre accaduti da anni…solo che oggi lo leggiamo così… in ogni caso l’ultima parola spetterà agli inquirenti…mentre gli esercenti della zona e i pochi veneziani che siamo riusciti a sentire minimizzano il problema, parlano di turisti coloriti o senza educazione…e ce ne sono a bizzeffe…certo la paura c’è, qualcuno non ha rispetto per l’altra religione o non ci pensa…e non è un caso che mentre facevamo le riprese in chiesa c’era chi entrava praticamente in costume, qualcuno anche mangiava un gelato…chiese come musei dunque, anche queste alla mercè dei turisti…che spesso non hanno la conoscenza e la voglia di fermarsi un attimo a riflettere dove sono e come comportarsi di conseguenza… in ogni caso gli occhi spaventati di quel parroco che si trova di fronte a questi fenomeni li ho visti…e non mi rassicurano per niente…non dico che debba succedere qualcosa.,,,ma i toni accesi di questi ultimi mesi sicuramente non aiutano a distendere anche il “turismo diverso” in una città come Venezia.   http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2016/08/08/news/sono-stufo-di-gesti-irrispettosi-sos-del-parroco-ai-carabinieri-1.13934692      ]]>

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