Donne kontro. Possibile sfrattare una mamma con 4 minori e un marito senza lavoro?

  Dietro le quinte della notizia. Mi passa il contatto di un’amica in difficoltà una mia amica . “Aiutala ti prego. secondo me tu puoi fare qualcosa”. Io dico di sì sapendo però di non poter far molto..se non quello di provare a fare un servizio e a smuovere le acque. Il giornalismo per fortuna può questo quando è ben usato e praticato, almeno per le buone cause. E questa mi sembrava una di queste, nonostante non conoscessi quella ragazza, quella mamma. Sento dunque tal Stefania che mi racconta la sua storia, avverto Roma di questo possibile servizio e mi viene dato l’ok. La storia è bella…certo ovviamente in termini giornalistici, meno per chi la vive. E allora organizzo l’intervista, vado da Stefania, con lei andiamo anche in comune a cercare il sindaco. Lei è mamma di 4 minori, il marito ha perso il lavoro da anni, svolge lavoretti con agenzie interinali per 3 mesi…non riescono a pagare l’affitto da un anno…lei non può lavorare con 4 figli da gestire e comunque nessuno la prenderebbe in quanto mamma di 4 bambini… E’ arrivata loro un’ingiunzione di sfratto ..ad inizio di settembre …non sanno cosa fare.. Cambierebbero anche casa con affitto minore ( 500 euro  quello che pagano ora al mese) ma nessuno si fida perchè in mano nè lei nè il marito hanno un contratto di lavoro come garanzia. Chiedono aiuto al comune di Cavarzere dove abitano…il Comune prima promette che nessuno rimarrà per strada ma poi cambia versione perchè le case non ci sono…che si facciano aiutare dai parenti viene detto loro.. ma i parenti non ci sono o vivono lontano e non hanno spazio..o sono malati.. Stefania non sa dove sbattere la testa, va praticamente ogni giorno in comune per chiedere aiuto… Allora parliamo noi con il sindaco…che ci dice che effettivamente le case non ci sono…ce ne sarebbero ma sono chiuse e per legge non posso essere date perchè dovrebbero essere ristrutturate per avere l’agibilità…e i soldi l’Ater non li ha… solo da poco i comuni hanno avuto la dispensa dal Patto di stabilità per la ristrutturazione di case per emergenze abitative…ma ci vuole almeno un anno per far partire i lavori ed avere l’ok burocratico…quindi la situazione è questa…con un aumento indiscriminato di emergenze abitative, di famiglie che chiedono le case popolari…e case non ce ne sono. e la soluzione? sembra essere il posticipo dello sfratto per ora per Stefania e famiglia..per vedere se cambia qualcosa..o il pagamento dell’albergo per qualche giorno…ma solo per Stefania e bambini…il marito dovrebbe andare nel dormitorio pubblico…perchè il comune risponde della salute dei minori e basta…o dovrebbe metterli in comunità…senza la mamma e il papà…pagando tra l’altro 150 euro al giorno a bambino a queste comunità..un costo esorbitante per il comune oltre ad un dramma per questi bambini e per i loro genitori… Allora attendiamo lo sfratto…che non arriva..non si presenta nessuno.. sentiamo allora il sindaco al telefono e ci conferma che lo sfratto è stato posticipato…problema dunque posticipato ma non risolto…che Stefania e famiglia ora devono risolvere…sperando che si risolvano anche i loro problemi di lavoro.. Da parte mia auguro tutto il meglio a Stefania e famiglia …se posso l’aiuterò per quello che mi è possibile..perchè so che la cosa non è risolta…ma sono una mamma e non posso sentire o vedere una tal ingiustizia… quindi stiamo in allerta…]]>

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