Ancora una volta i profughi al centro dell’attenzione di un nordest che sta scoppiando in tutti i sensi. Troppi profughi in arrivo, poche strutture adatte, per lo meno non valgono più i grandi hub e serve la cosiddetta accoglienza diffusa ma non siamo ancora pronti. E allora ne arrivano 80 e un paese si mette in allarme soprattutto se viene sequestrato per emergenza un albergo, una proprietà privata per far spazio a queste persone… ma anche se ne arrivano solo 11 e sono solo donne scappate da guerre a atrocità un altro paese di arma, mette le barricate per non far entrate il pulmann con queste migranti. E allora? Il caso di Ficarolo come quello di Goro fanno pensare, serve un nuovo modo di dare risposta ai profughi ma anche ai cittadini che non devono sentirsi invasi, che devono pensare di integrare queste persone e non vderle a fianco a casa ad oziare nei parchi…perchè allora si arrabbiano, non capiscono e alzano le barricate. Bisogna spiegare, educare, dare un esempio positivo perchè altrimenti non si è pronti..e poi lo si sa ognuno difende il proprio orticello, è quasi naturale, difficile che uno dica…80 profughi vicino a casa che problema c’è… e allora in un certo senso capisco gli abitanti di Goro, un mondo piccolo e chiuso ì che non era pronto a capire e ad accogliere, impaurito di perdere quelle poche cose o certezze che aveva…forse preparati avrebbero risposto in modo diverso…e infatti dopo pochi giorni ci hanno ripensato davanti a quella profuga poi intervistata con i segni delle torture subite nel viaggio della speranza.. e così anche Ficarolo dove nno valeva la proporzione 3 per mille, 3 profughi ogni 1000 abitanti. I previsti erano 80 su 2400 abitanti…e poi ci sono i decreti prefettizi che impongono dal detto al fatto, per l’emergenza..ma così si alzano le barricate non si abbassano.. certo poi ci sono gli specialisti delle barricate, ce lo hanno confessato anche ai microfoni i cittadini, quelli che stanno andando da Goro a Ficarolo con i pallet per aizzare la folla contro questi invasori, quelli che lo fanno quasi per professione o per scelta politica forse estrema… questi non sono i cittadini , bisogna distinguere, una è l’esasperazione, l’altra una scelta specifica…. e allora? allora serve un ragionamento a monte, centralizzato che metta ordine, che non vada ad occupare ma ad integrare nel miglior modo possibile, senza tante urla e barricate… speriamo che questi episodi estremi servano almeno a smuovere le acque…]]>
