Manuale di buona educazione per migranti in Friuli Venezia Giulia

Buone regole di educazione e di integrazione per i profughi. In particolare rispetto per-alle donne

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Un manuale di buona educazione e di rispetto delle regole base di convivenza pacifica. Compreso il rispetto delle donne. E’ l’idea della Regione Friuli Venezia Giulia per cercare di integrare nel miglior modo possibile i richiedenti asilo ospiti delle strutture del territorio. Un manualetto scritto in 7 lingue che viene distribuito dalle associazioni che operano con i profughi.

Poche nozioni accompagnate da disegni per spiegare per esempio che se una donna ti guarda dritto negli occhi non vuol dire nulla, che non si toccano le donne, che non si risolvono i conflitti con la forza.

Lo posto oggi il servizio . E poco fa esce la notizia che a Bagnoli hanno individuato il nigeriano dell’hub che ha cercato di aggredire anche sessualmente una donna che faceva jogging lì vicino.

Allora accosto le cose. E penso che forse non sarebbe servito o bastato questo manuale. In ogni caso meglio qualcosa che nulla. Meglio dire e spiegare alcuni concetti semplici e importanti.

Certo andrebbero spiegati anche ad alcuni italiani questi concetti.

Sicuramente però lasciare 800 persone per mesi in un lager, tutti uomini, nell’inedia non aiuta la convivenza con tutte le altre persone, donne comprese.

E allora anche la diffidenza e la paura di alcune donne intervistate è capibile, non è razzismo.

Come sempre bisogna affrontare alla radice il problema. Altrimenti è anche troppo facile e banale prendersela con loro, i migranti.

Che non toglie, che in alcuni casi, non hanno la nostra stessa educazione e che quindi arrivati qui dovrebbero impararla. Ecco : il senso del manualetto che come scrivevo prima è solo l’inizio.

 

 

 

 

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