Ancora Venezia per Tagadà. Questa volta per il concorso per vigili urbani con prove fisiche.A Udine spazio invece ai “finti” vaccini.
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E’ ancora Venezia a far parlare di sè anche in Tagadà.
Questa volta per le singolari prove che dovranno superare i candidati al concorso per vigili urbani di Venezia.
Oltre alle classiche prove scritte ci saranno infatti anche delle prove pratiche e ginniche non certo alla portata di tutti. E una selezione a monte per l’aspetto: tatuaggi, piercing, capelli e basette, unghie e colore dei capelli.
Insomma se si aprono dei posti di lavoro anche fissi ( dopo un anno di prova) non sarà facile perchè le prove ginniche da superare corsa, salto in alto e trazioni alla sbarra sono davvero impegnative.
E i vigili in servizio tirano un sospiro di sollievo ad essere già dentro. Quelli fuori invece, i giovani dai 18 ai 30 anni, alcuni si autoescludono da soli per la presenza di tatuaggi visibili, piercing o unghie finte, altri provano ad allenarsi per l’obiettivo.
Il perchè è presto detto. Venezia è una città difficile , bisogna stare in strada, nelle calli, rincorrere un ladro se necessario…e il numero di vigili in servizio non più in grado di fare tutto questo è in continuo aumento. Si parla del 30% di inabili a 10 anni dall’assunzione.
Servono dunque nuove forze vista anche l’attenzione su Venezia!
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Voltando pagina andiamo a Udine dove è ancora la questione vaccini che tiene banco. Qui, in particolare a Codroipo, ha lavorato la Petrillo . l’infermiera accusata dei finti vaccini già a Treviso. Oggi è indagata anche a Udine perchè in quel periodo, 7 anni fa, avrebbe fatto lo stesso. Almeno questa è l’accusa. Tanto che sono partite le rivaccinazioni di massa prima ancora che i prelievi del sangue per monitorare la situazione.
Intanto le mamme anche qui non si capacitano e chiedono giustizia.
Lei, l’infermiera si difende contrattaccando. http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2017/10-maggio-2017/vaccini-petrillo-contrattacca-prepara-causa-all-usl-2-2401563305991.shtml