Contraddizioni a Nordest.
Prescrizione del reato e mancata autonomia a scuola
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Continua il percorso attraverso il Nordest e attraverso le contraddizioni di questo nostro mondo.
E così oggi racconto di due fatti di cronaca che hanno riempito le pagine dei giornali.
Inizio da Conegliano dove è stato prescritto l’ipotetico reato di un padre orco accusato di aver molestato sessualmente la figlia da quando aveva 8 anni.
Lei la ormai donna, trentenne, ha avuto il coraggio di denunciare il padre solo dopo molti anni.
E la giustizia italiana non perdona ma prescrive. E’ passato troppo tempo. E così il padre in questione non farà neanche un giorni di carcere perchè non è stata dimostrata nemmeno la sua colpevolezza.
http://corrieredelveneto.corriere.it/treviso/cronaca/17_ottobre_24/treviso-17-documentoncorriereveneto-web-veneto-add5d2cc-b88b-11e7-89d1-9fdc07f0dbf3.shtml
E Conegliano così come il resto d’Italia si indigna, parla di una giustizia non giusta.
Altra questione quella della circolare che obbliga i genitori ad andare a prendere i figli alle medie all’uscita da scuola.
I genitori potrebbero rispondere penalmente parlando così come la scuola nel caso di incidenti o simili nel ritorno a casa da scuola dei ragazzi così come di abbandono di minore.
Tutto per una sentenza della Cassazione dello scorso maggio che condannava scuola e Miur per la morte di uno studente finito sotto lo scuolabus 15 anni fa.
Nella circolare si fa riferimento al codice penale dove è specificato che per i minori di 14 anni è prevista una presunzione assoluta di incapacità» e quindi, «chiunque abbandona una persona minore di anni 14 della quale abbia la custodia o debba avere cura, è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni».
E dunque, la famigerata autonomia, i corsi di responsabilizzazione fatti in quinta elementare, i piedibus o ancor di più l’andata senza genitori vale meno?
Senza contare che questo apre scenari apocalittici per molti genitori impossibilitati a andare a recuperare i figli post scuola…e dà spazio alle deleghe che possono mettere in difficoltà l’altro genitore che si prende una responsabilità non da poco…
e i poveri dirigenti e insegnanti? anche loro non dormono sonni tranquilli perchè anche su di loro ricadrebbe la colpa eventuale…e quindi come risolvere questo impasse ?
per ora con l’autonomia scolastica, con la facoltà di ogni dirigente di adottare nei tempi e modi individuali la circolare, di trovare eventuali soluzioni alternative…non sarebbe meglio una decisione unica dall’alto che risolva questa falla ?