Il 2018 inizia con un servizio per Tagadà ancora sulla vicenda delle valvole killer. Per aiutare le vittime a trovare giustizia, anche fiscale.
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Inizia il 2018 con buoni propositi e intenti anche lavorativi.
Inizia con un servizio per Tagadà che torna alla vicenda padovana delle valvole killer. Torno ad intervistare Caterina e Margherita, figlia e moglie della prima vittima della valvole killer, Antonio Benvegnù.
Margherita. dopo aver perso il marito, deve restituire all’ospedale di Padova 100 mila euro perchè così decreta la Corte dei Conti.
L’ospedale è uscito assolto infatti dal processo penale, nonostante tutto, nonostante le valvole siano state decretate difettose, nonostante si sia parlato di tangenti, nonostante….
Però qui è la legge che impone al nosocomio padovano di chiedere indietro i risarcimenti chiesti a suo tempo.
Siamo però di fronte ad un’ingiustizia, sul piano fiscale e umano. Che però per ora non trova soluzione.
Bene dunque ha fatto la regione Veneto a stanziare 300 mila euro in maniera bipartisan per le vittime.
I soldi però non bastano a coprire tutti, anche i rioperati. Serve un intervento più alto, forse del parlamento.
Di qualcuno che si metta la mano nel cuore, qualcuno di potente, che possa bloccare o cancellare le cartelle esattoriali, di una giustizia anche di questa terra, dopo ben 15 anni di sofferenze, di battaglie legali.
Non è possibile che queste persone debbano lottare ancora, soffrire ancora.
E speriamo che nel nostro piccolo, raccontando questa storia, si sia mosso qualcosa.
Per chi volesse entrare nel vivo della cosa suggerisco di vedere l’intervista di Tiziana Panella a Cinzia Barbetta la figlia del secondo deceduto per le valvole killer Enzo Barbetta a 01.01 della puntata:
http://www.la7.it/tagada/rivedila7/tagad%C3%A0-puntata-10012018-10-01-2018-231146